venerdì 23 ottobre 2015

nuovo capo di stato maggiore della Legione

Giuseppe Brancati

Il colonnello Giuseppe Brancati è il nuovo di Capo di Stato Maggiore presso il Comando della Legione Carabinieri Lombardia a Milano. Dall'ottobre 2013 era stato il comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza.
In precedenza Brancati aveva ricoperto numerosi incarichi di comando nell'Arma territoriale. Dal 2010 al 2013 era a capo dell'Ufficio Affari Generali presso lo Stato maggiore della Difesa.
Nato a Roma 49 anni fa, il colonnello Giuseppe Brancati ha conseguito due lauree, una in Giurisprudenza, l'altra in Scienze della Sicurezza interna ed esterna, due master e vanta una perfetta conoscenza della lingua inglese. 

6 commenti:

  1. IL CAPITANO DEL NUCLEO CARABINIERI DI CAMPIONE D’ITALIA
    Nato a Roma , Siciliano di origine , classe 1966 ha comandato in qualità di Capitano il Nucleo Carabinieri di Campione D’ Italia e successivamente la Compagnia CC di Como , arrivando al grado di Colonello comandante Provinciale di Cosenza e Il colonnello Giuseppe Brancati è stato Capo di Stato Maggiore presso il Comando della Legione Carabinieri Lombardia a Milano e per le sue virtù Militari raggiunge il grado massimo in Generale di Brigata presso CASD “ Gen. B. Giuseppe Brancati Direttore Coadiutore Casd”. Il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) è l'organismo di studio di più alto livello nel campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di difesa. Quindi il verbo dello Spirito non sbaglia nella sua analisi nel nome e nel luogo di origine o di nascita della regione , che rivela essere GIUSEPPE BRANCATI = CAPTAIN che significa Capitano GIUSEPPE-BRANCATI= BRIGATA e GIUSEPPE BRANCATI -SICILIANO =GENERAL –BRIGATA – LAUREATO - CONOSCE GIANNI LUIGI TARUSSIO SPIRITO SANTO , oppure GIUSEPPE BRANCATI – ROMA = CARABINIERE nel suo anagramma nascosto dove il senso e nesso del verbo si è compiuto nella sua massima carica Istituzionale . Il Contatto avvenuto nello SPAZIO-TEMPO , in Campione D’ Italia , nell’ anno , 1992 , tra il Capitano Brancati Giuseppe e il Carabinere Tarussio Gianluigi, in arte Lo Spirito Santo , risulta scritto nel grado e nel nome , che rivela essere in CARABINIERE-TARUSSIO = BRANCATI nel suo anagramma nascosto dove il senso e nesso del verbo si è compiuto e quindi i CARABINIERI CAMPIONE D’ITALIA = COMANDATI DA CAPITANO BRANCATI nel suo anagramma nascosto e il senso e nesso del verbo è compiuto. Una ulteriore analisi del nome e cognome dell’alto Ufficiale rivela essere GIUSEPPE-BRANCATI = SUPERAGENT è il suo anagramma nascosto del vocabolo Inglese , che significa SUPER AGENTE , con significato in : superpoliziotto, super investigatore e il senso e nesso del verbo si è compiuto nel suo curriculum Militare , che lo ha portato al Centro Alti studi per la Difesa (CASD) , sopra detto e si dica la frase Nomen omen (o al plurale nomina sunt omina) è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa "il nome è un presagio", "un nome un destino", "il destino nel nome", "di nome e di fatto" e deriva dalla credenza dei Romani che nel nome della persona fosse indicato il suo destino e quindi vi ho servita=veritas. Signed The Holy Spirit alias ESPIRITU SANTO = TARUSSIO

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  2. IL VERBO PROFETICO - HA ARRESTATO IL CAPO DEI CAPI DELLA MAFIA – SALVATORE RIINA – BERNARDO PROVENZANO – MATTEO MESSINA DENARO – LO SPIRITO SANTO LO SPIEGA –
    Qual è l'opera di Dio nell'uomo?
    L'opera di Dio, cioè che consente a Dio di operare nell'uomo, è la fede, “credere in colui che egli ha mandato” (Gv 6,29). Ovvero, in quel Figlio dell'uomo su cui si è posato lo Spirito santo (Gv 1,33), che dice le parole di Dio e dona lo Spirito senza misura (Gv 3,34) e proprio così nutre la fame profonda dell'uomo, quindi Lo Spirito Santo opera nell’Uomo di Giustizia arrivando ad Arrestare per Fede SALVATORE RIINA = L’ARRESTAVO – L’ARRESTAVANO nel suo anagramma nascosto detto Totò (Corleone, 16 novembre 1930 – Parma, 17 novembre 2017), è stato un mafioso e terrorista italiano. Appartenente all'organizzazione malavitosa Cosa nostra, è generalmente ritenuto il più potente, pericoloso e sanguinario mafioso di sempre, venendo etichettato come il capo dei capi e con i soprannomi 'u curtu (il basso), per via della sua bassa statura (158 cm) e la belva, per indicare la sua brutalità sanguinaria. Quindi Prendevo per fede BERNARDO PROVENZANO = ARRENDEVA e PRENDEVO – PRENDEVANO nel suo anagramma nascosto, (Corleone, 31 gennaio 1933 – Milano, 13 luglio 2016) è stato un mafioso italiano. Era detto Binnu u tratturi (Bernardo il trattore) per la violenza con cui eliminava i suoi nemici e anche Zu Binnu (Zio Bernardo), u ragioniere (il ragioniere) e u porcu (il maiale). Era un membro di Cosa nostra e considerato il capo dei capi dell'organizzazione a partire dal 1995 fino al suo arresto, avvenuto l'11 aprile 2006 in una masseria di Corleone. Al momento della sua cattura, dopo una latitanza di 43 anni iniziata il 10 settembre 1963, risultava già condannato in contumacia a 12 ergastoli oltre ad avere ulteriori procedimenti giudiziari in corso. Quindi Infine AMMANETTO, per fede MATTEO-MESSINA-DENARO= DETENTION – AMMANETTO – AMMANETTANO nel suo anagramma nascosto, Matteo Messina Denaro, noto anche con i soprannomi u Siccu e Diabolik (Castelvetrano, 26 aprile 1962 – L'Aquila, 25 settembre 2023), è stato un mafioso italiano, legato a Cosa nostra. Capo indiscusso del mandamento di Castelvetrano e della mafia nel Trapanese, era considerato uno dei boss più importanti di tutta Cosa nostra, avendo esercitato le proprie attività criminali anche oltre i propri confini territoriali, come nell'Agrigentino e, addirittura, nel Palermitano. Uomo chiave del biennio stragista 1992-1993, era ritenuto vicinissimo a Totò Riina e, quindi, conoscitore di oscuri ed importanti pezzi della trattativa Stato-mafia. Tutti e Tre i Latitanti arrestati dal Verbo dello Spirito Santo, per cui vi ho servita=veritas. Signed The Holy Spirit alias ESPIRITU SANTO = TARUSSIO

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  3. Operazione Fiori della Notte di San Vito – E’ Stato Tarussio il Carabiniere di Dio – Il Verbo Lo Spiega e lo Prova –
    Citazione WikiMafia: L’Operazione “I fiori della notte di San Vito” è un'inchiesta della DDA di Milano sulle presunte attività della 'ndrangheta in Lombardia. L’operazione, scattata il 15 giugno 1994 e condotta dal sostituto Procuratore Roberto Aniello, portò all'iscrizione nel registro degli indagati di 370 persone per vari reati, tra cui associazione mafiosa, traffico di armi, omicidio, spaccio e traffico di stupefacenti, rapine, estorsione, usura, minacce, favoreggiamento. Gli arresti, ed i fatti oggetto dell’inchiesta, furono eseguiti nelle province di Milano, Como, Lecco, Varese, Pavia e Brescia dal 1976 al 1994. L'operazione deriva il suo nome dal Santo del giorno della sua esecuzione, mentre i "fiori" sono i gradi nel gergo della 'ndrangheta. Il Pentito Calogero Marcenò (1992), esponente di un clan mafioso siciliano originario di San Cataldo (CL), diventa capo del locale di Varese per conto dei Mazzaferro di Gioiosa Ionica. Collabora nell'operazione Notte dei fiori di San Vito, che portò a 370 arresti. Il Carabiniere Tarussio in arte lo ESPIRITU SANTO = TARUSSIO nel suo anagramma nascosto tra gli anni 1987-1989 di servizio presso la Stazione Carabinieri di Como-Rebbio, di servizio di pattuglia notturna con altro collega, per ispirazione Divina, si attivava al controllo, di un pregiudicato tale Nappi Pasquale, presso la probabile di lui dimora in Piazza Prestino di Como, credendo che lo stesso avesse la sorveglianza Speciale (In cosa consiste la sorveglianza speciale? cercare un lavoro stabile; fissare la propria dimora e farla conoscere all'autorità di pubblica sicurezza; non allontanarsi dalla propria abitazione o dal Comune di dimora senza preventivo avviso all'autorità; non uscire durante le ore notturne; non detenere armi) e presentandomi alla porta della sua abitazione, mi apriva tale MARCENO’ CALOGERO pregiudicato e nei suoi confronti era stato emesso un foglio di via obbligatorio dalla città di Como che è uno strumento previsto dall'articolo 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), approvato con R.D. n. 773/1931. È una misura di prevenzione personale che consente al questore di allontanare un soggetto ritenuto pericoloso per l'ordine pubblico o la sicurezza, quindi Il Carabiniere Tarussio e altro collega lo arrestavano, come si evince dal nome di TARUSSIO-MARCENO’ = ARRESTAI per Inosservanza dall'articolo 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), presso l’abitazione del Pregiudicato Nappi Pasquale la cui Moglie era tale BRANCAFORTE in compagnia del Marcenò Calogero. A seguito di questo arresto il verbo dello Spirito Santo operava nella persona del Marcenò Calogero a tale punto che lo stesso si era convinto a Pentirsi presso la Questura di Como facendo arrestare 370 affiliati della Criminalità organizzata della Ndrangheta in Lombardia con l’ Operazione denominata FIORI NOTTE SAN VITO = TRIONFAVO EST VERITAS e nel vocabolo Francese si traduce nel termine composto in NUIT DES FLEURS DE SAN VITO = TRIONFAVI – TARUSSIO – SIA VERITAS – SERVITA e il suo anagramma nascosto significando che lo SPIRITUS SANCTI = IUSTITIA nel suo anagramma nascosto del vocabolo Latino che significa Giustizia è stata servita dal Carabiniere di Dio Tarussio Gianluigi e si dica la frase Nomen omen (o al plurale nomina sunt omina) è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa "il nome è un presagio", "un nome un destino", "il destino nel nome", "di nome e di fatto" e deriva dalla credenza dei Romani che nel nome della persona fosse indicato il suo destino. Luca 12,2 Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.

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  4. Operazione Fiori della Notte di San Vito – E’ Stato Tarussio il Carabiniere di Dio – Il Verbo Lo Spiega e lo Prova –
    Citazione WikiMafia: L’Operazione “I fiori della notte di San Vito” è un'inchiesta della DDA di Milano sulle presunte attività della 'ndrangheta in Lombardia. L’operazione, scattata il 15 giugno 1994 e condotta dal sostituto Procuratore Roberto Aniello, portò all'iscrizione nel registro degli indagati di 370 persone per vari reati, tra cui associazione mafiosa, traffico di armi, omicidio, spaccio e traffico di stupefacenti, rapine, estorsione, usura, minacce, favoreggiamento. Gli arresti, ed i fatti oggetto dell’inchiesta, furono eseguiti nelle province di Milano, Como, Lecco, Varese, Pavia e Brescia dal 1976 al 1994. L'operazione deriva il suo nome dal Santo del giorno della sua esecuzione, mentre i "fiori" sono i gradi nel gergo della 'ndrangheta. Il Pentito Calogero Marcenò (1992), esponente di un clan mafioso siciliano originario di San Cataldo (CL), diventa capo del locale di Varese per conto dei Mazzaferro di Gioiosa Ionica. Collabora nell'operazione Notte dei fiori di San Vito, che portò a 370 arresti. Il Carabiniere Tarussio in arte lo ESPIRITU SANTO = TARUSSIO nel suo anagramma nascosto tra gli anni 1987-1989 di servizio presso la Stazione Carabinieri di Como-Rebbio, di servizio di pattuglia notturna con altro collega, per ispirazione Divina, si attivava al controllo, di un pregiudicato tale Nappi Pasquale, presso la probabile di lui dimora in Piazza Prestino di Como, credendo che lo stesso avesse la sorveglianza Speciale (In cosa consiste la sorveglianza speciale? cercare un lavoro stabile; fissare la propria dimora e farla conoscere all'autorità di pubblica sicurezza; non allontanarsi dalla propria abitazione o dal Comune di dimora senza preventivo avviso all'autorità; non uscire durante le ore notturne; non detenere armi) e presentandomi alla porta della sua abitazione, mi apriva tale MARCENO’ CALOGERO pregiudicato e nei suoi confronti era stato emesso un foglio di via obbligatorio dalla città di Como che è uno strumento previsto dall'articolo 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), approvato con R.D. n. 773/1931. È una misura di prevenzione personale che consente al questore di allontanare un soggetto ritenuto pericoloso per l'ordine pubblico o la sicurezza, quindi Il Carabiniere Tarussio e altro collega lo arrestavano, come si evince dal nome di TARUSSIO-MARCENO’ = ARRESTAI per Inosservanza dall'articolo 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), presso l’abitazione del Pregiudicato Nappi Pasquale la cui Moglie era tale BRANCAFORTE in compagnia del Marcenò Calogero. A seguito di questo arresto il verbo dello Spirito Santo operava nella persona del Marcenò Calogero a tale punto che lo stesso si era convinto a Pentirsi presso la Questura di Como facendo arrestare 370 affiliati della Criminalità organizzata della Ndrangheta in Lombardia con l’ Operazione denominata FIORI NOTTE SAN VITO = TRIONFAVO EST VERITAS e nel vocabolo Francese si traduce nel termine composto in NUIT DES FLEURS DE SAN VITO = TRIONFAVI – TARUSSIO – SIA VERITAS – SERVITA e il suo anagramma nascosto significando che lo SPIRITUS SANCTI = IUSTITIA nel suo anagramma nascosto del vocabolo Latino che significa Giustizia è stata servita dal Carabiniere di Dio Tarussio Gianluigi e si dica la frase Nomen omen (o al plurale nomina sunt omina) è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa "il nome è un presagio", "un nome un destino", "il destino nel nome", "di nome e di fatto" e deriva dalla credenza dei Romani che nel nome della persona fosse indicato il suo destino. Luca 12,2 Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.

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  5. IL GENERALE DI BRIGATA BRANCATI CAPITANO CC DI CAMPIONE D'ITALIA - SEQUESTRO DI 15 Kg Di Stupefacente per Opera ESPIRITU SANTO=TARUSSIO
    Campione D’Italia tra gli anni 1991 e 1993 , se non ricordo male , durante un normale servizio D’istituto giunge verso la mia persona una persona alquanto preoccupata che mi fece delle rivelazioni che raccolsi e lo invitai a parlare con l’allora Capitano Comandante del Comando Intermedio Carabinieri , GIUSEPPE BRANCATI che organizzò un servizio antidroga tra i valichi di frontiera di Ponte chiasso e Ceresio (VA) . Appostati sin dalla Mattina in Porto Ceresio (Va) rimasi poi sino a notte inoltrata con il comandante e altro commilitone aspettando e sorvegliando il passaggio di una autovettura marca Alfa 75 dal valico che doveva entrare in Italia , proveniente dell’Olanda e che doveva avere a Bordo 15 kg, di HASHISH . Verso le ore 00.30 circa , vidi dalla mia postazione l’autovettura in questione con a bordo due persone, alla guida un maschio adulto di anni circa 40 , e seduta a fianco una Donna adulta e via radio informai il Comandante che fermò l’autovettura poco dopo l’uscita della Dogana di Porto Ceresio. Si decise di effettuare presso il Comando Provinciale di Como la perquisizione dettagliata della autovettura che nascondeva nel vano porta bagagli abilmente celata la Droga (HASHISH) in forma di panetti ( 15) del peso complessivo di 15 kg e quindi furono arrestati i due componenti dell’autovettura per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di Tentata importazione di sostanze stupefacenti sul territorio Italiano e quindi si fatta OPERA dello SPIRITO SANTO.
    Altro curioso aneddoto si è verificato sempre in Campione D’Italia , la sera del 4 luglio 1992 o 1993 , in servizio di vigilanza presso il locale Casino Municipale , verso le ore 23 circa , la centrale operativa del locale Nucleo Carabinieri , chiedeva la mia assistenza nel centro del Paese presso un locale Bar , colà esistente , in quanto una persona era alquanto alterata per effetto dei alcolici ingeriti contro il locale stesso e gli avventori , danneggiando il locale . Intervenuto sul posto con l’assistenza di un agente di Polizia della questura di Como stanziato a quell’epoca in Campione d’Italia , fermavamo il soggetto apparentemente originario dei paesi dell’ Est e a stento riuscivamo a portarlo per gli accertamenti del caso presso la Caserma Carabinieri . Giunti finalmente in caserma L’Arma prendeva in consegna il soggetto e al suo controllo emergeva che era un Latitante e ricercato con ordine di cattura emesso dall’Autorita’ Giudiziaria Italiana per reati inerenti la traffico e possesso di armi e munizioni e quindi veniva dichiarato in stato di Arresto e quindi il termine , rivela essere RICERCATO=CARCERO nel suo anagramma nascosto , voce del verbo Carcerare , Indicativo Presente e quindi il senso e nesso del verbo nella sua azione e operatività si è compiuta e il fatto curioso , che il sottoscritto fece un bel regalo al suo Comandante Capitano Giuseppe Brancati in quanto il giorno seguente il 5 luglio che era anche il mio compleanno , era in visita l’alto Ufficiale presso il Comando Nucleo Carabinieri di campione D’Italia il Generale di Brigata BARIO e quindi il Carabiniere TARUSSIO in arte LO ESPIRITU SANTO diede lustro al Comando con un arresto di un Latitante in data 4 Luglio 1992/93 e quindi il Comandante della Caserma presentava la sua forza e l’attività operativa al suo superiore in maniera del tutto più che soddisfacente acquisendo apprezzamento dal Generale di Brigata che lodava l’operato del Comando e del Comandante e quindi il fatto in se stesso si potrà chiamare anche ,opera del fato, del destino oppure fattore casuale ,che non lo è perché è stata opera materiale dello SPIRITO SANTO.
    Signed The Holy Spirit alias ESPIRITU SANTO = TARUSSIO


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  6. IL VERBO PROFETICO - HA ARRESTATO IL CAPO DEI CAPI DELLA MAFIA – SALVATORE RIINA – BERNARDO PROVENZANO – MATTEO MESSINA DENARO – LO SPIRITO SANTO LO SPIEGA –
    Qual è l'opera di Dio nell'uomo?
    L'opera di Dio, cioè che consente a Dio di operare nell'uomo, è la fede, “credere in colui che egli ha mandato” (Gv 6,29). Ovvero, in quel Figlio dell'uomo su cui si è posato lo Spirito santo (Gv 1,33), che dice le parole di Dio e dona lo Spirito senza misura (Gv 3,34) e proprio così nutre la fame profonda dell'uomo, quindi Lo Spirito Santo opera nell’Uomo di Giustizia arrivando ad Arrestare per Fede SALVATORE RIINA = L’ARRESTAVO – L’ARRESTAVANO nel suo anagramma nascosto detto Totò (Corleone, 16 novembre 1930 – Parma, 17 novembre 2017), è stato un mafioso e terrorista italiano. Appartenente all'organizzazione malavitosa Cosa nostra, è generalmente ritenuto il più potente, pericoloso e sanguinario mafioso di sempre, venendo etichettato come il capo dei capi e con i soprannomi 'u curtu (il basso), per via della sua bassa statura (158 cm) e la belva, per indicare la sua brutalità sanguinaria. Quindi Prendevo per fede BERNARDO PROVENZANO = ARRENDEVA e PRENDEVO – PRENDEVANO nel suo anagramma nascosto, (Corleone, 31 gennaio 1933 – Milano, 13 luglio 2016) è stato un mafioso italiano. Era detto Binnu u tratturi (Bernardo il trattore) per la violenza con cui eliminava i suoi nemici e anche Zu Binnu (Zio Bernardo), u ragioniere (il ragioniere) e u porcu (il maiale). Era un membro di Cosa nostra e considerato il capo dei capi dell'organizzazione a partire dal 1995 fino al suo arresto, avvenuto l'11 aprile 2006 in una masseria di Corleone. Al momento della sua cattura, dopo una latitanza di 43 anni iniziata il 10 settembre 1963, risultava già condannato in contumacia a 12 ergastoli oltre ad avere ulteriori procedimenti giudiziari in corso. Quindi Infine AMMANETTO, per fede MATTEO-MESSINA-DENARO= DETENTION – AMMANETTO – AMMANETTANO nel suo anagramma nascosto, Matteo Messina Denaro, noto anche con i soprannomi u Siccu e Diabolik (Castelvetrano, 26 aprile 1962 – L'Aquila, 25 settembre 2023), è stato un mafioso italiano, legato a Cosa nostra. Capo indiscusso del mandamento di Castelvetrano e della mafia nel Trapanese, era considerato uno dei boss più importanti di tutta Cosa nostra, avendo esercitato le proprie attività criminali anche oltre i propri confini territoriali, come nell'Agrigentino e, addirittura, nel Palermitano. Uomo chiave del biennio stragista 1992-1993, era ritenuto vicinissimo a Totò Riina e, quindi, conoscitore di oscuri ed importanti pezzi della trattativa Stato-mafia. Tutti e Tre i Latitanti arrestati dal Verbo dello Spirito Santo, per cui vi ho servita=veritas. Signed The Holy Spirit alias ESPIRITU SANTO = TARUSSIO

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