domenica 31 gennaio 2016

applausi spontanei

Via Cimarosa 1
Ieri sera, sabato 30 gennaio, verso le ore 19, i nostri Carabinieri di Pioltello hanno "disinnescato" una situazione potenzialmente esplosiva e hanno ricevuto gli applausi spontanei dagli inquilini del condominio di Via Cimarosa 1, nel quartiere Satellite.

Tutto è iniziato con una fuga di gas in un appartamento del primo piano, dove abita una famiglia di cittadini egiziani. Il tecnico mandato dalla società Cogeser per riparare il guasto, considerata la gravità della perdita, ha ritenuto doveroso sigillare la tubatura e asportare fisicamente il contatore. Il padrone di casa, un corpulento pizzaiolo trentenne, non volendo rischiare di rimanere senza acqua calda, ha iniziato a inveire contro il tecnico e lo ha bloccato per quasi un'ora nel suo appartamento al primo piano.

La pattuglia dei Carabinieri di Pioltello, comandata dal mar. Aldo De Tommaso, è giunta sul posto subito dopo la richiesta di aiuto da parte della Cogeser.
Il nostro maresciallo, coadiuvato dall'app. S.T., è riuscito in pochi minuti a calmare gli animi, a sbloccare il sequestro di persona e a impedire il rischio di un'esplosione di gas nel condominio. Mentre i due carabinieri conducevano in caserma il padre di famiglia egiziano (incensurato) gli inquilini del condominio - che erano già pronti a evaquare lo stabile - esprimevano la loro soddisfazione con uno scrosciante quanto spontaneo applauso ai due militari.  

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Sempre ieri, il nostro maresciallo Aldo De Tommaso riconosceva una donna sudamericana di Pioltello nei filmati che riprendevano un'agguerrita banda di borseggiatori che hanno imperversato per mesi nei centri commerciali della zona e negli aeroporti di Linate e Malpensa. Partendo proprio dalla donna, i carabinieri sono riusciti a identificare anche gli altri componenti della banda, una decina di professionisti del borseggio provenienti da quasi tutti i paesi dell'America Latina: Colombia, Perù, Equador, Cuba. In maggioranza si tratta di donne, molto brave nel distrarre le loro vittime.


 
 

mercoledì 27 gennaio 2016

ucciso per aver fatto il suo dovere

Antonio Taibi

Carrara, 27 gennaio. Secondo una prima ricostruzione, il 72enne Roberto Vignozzi stamattina ha suonato alla porta dell'abitazione del maresciallo capo Antonio Taibi spacciandosi per un musicista: appena Taibi ha aperto è stato freddato da un colpo di arma da fuoco. Il carabiniere 47enne lascia la moglie e due figli, di 16 e 21 anni.
Sul luogo del delitto il comandante provinciale dei Carabinieri di Carrara, ten. col. Giovanni Semeraro: "Perdiamo un grande lavoratore, un padre di famiglia, ucciso in una maniera terribile sul pianerottolo di casa".

Vignozzi dopo essere scappato si è costituito. Il movente, come detto, è quella di una vendetta per i guai giudiziari: il maresciallo ha avuto a che fare con i figli dell'ex postino Vignozzi quando era in servizio al nucleo operativo di Carrara, dal 1996 al 2006. "Aveva rovinato la vita a me e ai miei figli", ha detto confessando. La furia omicida, come spiegato sopra, ha avuto come scintilla la condanna dei figli, per una vecchia questione di droga.

"Il maresciallo Antonio Taibi è stato un carabiniere che si è impegnato per la difesa e la sicurezza dei cittadini - ha affermato il ministro della Difesa Pinotti - e ha pagato con la vita la sua dedizione e il servizio alla collettività e allo Stato".

Il mar. ucciso a Carrara è originario di Palermo e trascorreva le vacanze estive in un paese della provincia, Ventimiglia di Sicilia, dove è nata la madre Maria Portuese. Lo dice il sindaco del paese, Antonio Rini: "Antonio Taibi in paese tutti lo ricordano come il 'gigante buono'. La nostra comunità è molto colpita da questa tragedia e proclamerò il lutto cittadino".


domenica 3 gennaio 2016

siamo contro l'indifferenza

piazza del Duomo di Colonia

Centinaia di donne in balia di un migliaio di extracomunitari “ubriachi” … questo è accaduto la notte di Capodanno nella piazza centrale di Colonia (Renania). Più di duecento donne denunciano aggressioni mentre altri gruppi distraevano la polizia con fuochi d’artificio. Gli esecutori della violenza per ore hanno preso il controllo di una parte della stazione ferroviaria e si sono lasciati andare a furti, scippi e stupri. Altri assalti sono stati segnalati anche ad Amburgo, Stoccarda, Francoforte e Bielefeld: la polizia di Amburgo ha reso noto che sta indagando su reati simili a quelli avvenuti a Colonia, sempre nella notte di capodanno.
Rainer Wendt,
presidente federale della polizia tedesca, ha dichiarato in un’intervista  televisiva che "in Germania è scoppiato l’inferno" perché … "registriamo una invasione di criminalità di massa nelle forme più gravi come furti, rapine, stupri, riduzione in schiavitù, imposizione della sharia" e "da mesi le forze di polizia sono state sopraffatte da questa invasione di migranti e adesso i politici sembrano mostrarsi totalmente sorpresi, questo però non dovrebbe accadere".

Quelle centinaia di donne tedesche non erano da sole in piazza ma sono state lasciate sole. La polizia tedesca, abituata ad affrontare fenomeni criminali differenti, si è dimostrata impreparata e si è lamentata per la scarsità di uomini e di mezzi. La piazza, tuttavia, era affollata anche da uomini tedeschi, che in gran parte hanno dimostrato indifferenza o peggio ancora vigliaccheria dietro l'alibi del buonismo, della tolleranza e dello spirito di accoglienza verso i cosiddetti "profughi".
A prescindere da chi siano stati i mandanti di quell'assalto coordinato, quanto accaduto è comunque vergognoso.


aggredite anche alcune agenti donne

A Milano o a Pioltello sarebbe avvenuto lo stesso?

I valori del volontariato ANC sono, ovviamente, l'esatto opposto dell'indifferenza.
I nostri soci e i nostri amici Carabinieri (come pure gli uomini della P.S.) sono sempre presenti nelle feste e nelle manifestazioni di piazza.
Il nostro senso civico, il nostro senso dell'onore e tutte le gloriose tradizioni dell'Arma non ci permetteranno mai di restare indifferenti di fronte a simili fenomeni di violenza e di inciviltà, anche se dovessimo trovarci in forte inferiorità numerica e con strumenti inadeguati.



L'Arma dei Carabinieri viene spesso derisa come anacronistica ed eccessivamente ancorata a tradizioni antiquate. Questo capodanno, in Germania, si è sentita la mancanza proprio di questi solidi "valori antiquati", che sono però ancora il fondamento della nostra civiltà e sono il frutto di millenni di conquiste difficili, strappate con esperienze collettive dolorose.

(vedi articolo dello scorso anno sull'integrazione a Pioltello)


Sopra: Carabinieri in Piazza del Duomo, forse anacronistici ma sempre presenti e motivati da valori solidi.


I mass-media "progressisti" che spesso e volontieri dileggiano i Carabinieri, hanno taciuto per giorni la verità orribile dei fatti di Colonia, perché smentiva il mito progressista che l’integrazione è semplice, che le “identità culturali”, le religioni, i costumi, siano differenze trascurabili, siano solo coloriti elementi di folklore.