Antonio Taibi |
Carrara, 27 gennaio. Secondo una prima ricostruzione, il 72enne Roberto Vignozzi stamattina ha suonato alla porta dell'abitazione del maresciallo capo Antonio Taibi spacciandosi per un musicista: appena Taibi ha aperto è stato freddato da un colpo di arma da fuoco. Il carabiniere 47enne lascia la moglie e due figli, di 16 e 21 anni.
Sul luogo del delitto il comandante provinciale dei Carabinieri di Carrara, ten. col. Giovanni Semeraro: "Perdiamo un grande lavoratore, un padre di famiglia, ucciso in una maniera terribile sul pianerottolo di casa".
Vignozzi dopo essere scappato si è costituito. Il movente, come detto, è quella di una vendetta per i guai giudiziari: il maresciallo ha avuto a che fare con i figli dell'ex postino Vignozzi quando era in servizio al nucleo operativo di Carrara, dal 1996 al 2006. "Aveva rovinato la vita a me e ai miei figli", ha detto confessando. La furia omicida, come spiegato sopra, ha avuto come scintilla la condanna dei figli, per una vecchia questione di droga.
"Il maresciallo Antonio Taibi è stato un carabiniere che si è impegnato per la difesa e la sicurezza dei cittadini - ha affermato il ministro della Difesa Pinotti - e ha pagato con la vita la sua dedizione e il servizio alla collettività e allo Stato".
Il mar. ucciso a Carrara è originario di Palermo e trascorreva le vacanze estive in un paese della provincia, Ventimiglia di Sicilia, dove è nata la madre Maria Portuese. Lo dice il sindaco del paese, Antonio Rini: "Antonio Taibi in paese tutti lo ricordano come il 'gigante buono'. La nostra comunità è molto colpita da questa tragedia e proclamerò il lutto cittadino".
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