venerdì 27 novembre 2015

rapina con morto a Rodano: molti colpevoli

Valentin Frrokaj
Rodano, 24 novembre 2015. Pericoloso e ricercato perché evaso dopo una condanna all'ergastolo:  Valentin Frrokaj, albanese di 37 anni, è il bandito rimasto ucciso a Lucino di Rodano da Rodolfo Corazzo, il commerciante che era stato sequestrato per rapina nella sua villa di Via Matteotti insieme a sua moglie e alla figlia di 10 anni.

CC di Pioltello sulla scena del crimine
Dopo tre giorni è ancora caccia in varie regioni del Nord Italia ai due complici. I carabinieri del Comando provinciale di Milano, gli investigatori del nucleo di Monza e il capitano Camillo Di Bernardo della Compagnia di Cassano, hanno esteso la ricerca in tutte le possibili direzioni di fuga. Secondo quanto riferito dall'imprenditore Rodolfo Corazzo, i tre assalitori parlavano italiano ma avrebbero avuto un accento straniero, forse dell'Est Europa. 

Valentin era ricercato dopo essere evaso il 7 maggio 2014 dal carcere "Pagliarelli" di Palermo dove stava scontando una condanna all'ergastolo per l'omicidio di un connazionale commesso il 23 luglio 2007 a Brescia. Prima ancora, il Frrokaj era scappato dall'Albania con una condanna sulle spalle a 7 anni e 6 mesi per tentato omicidio: aveva sparato a un uomo che riteneva avesse “disonorato” la sua famiglia. Il 37enne era già evaso il 2 febbraio 2013 dal carcere di Parma (insieme con Taulant Toma, un altro detenuto albanese che nel 2007 era evaso dal carcere di Terni)  ma era stato catturato il 14 agosto 2014 a Vignate dai nostri amici del NORM di Cassano d`Adda. Nella circostanza fu trovato con una pistola 7.65 Beretta con matricola abrasa e materiale idoneo a immobilizzare eventuali vittime di rapina in villa.

carcere Pagliarelli
Il "Pagliarelli", (vedi immagine sopra) alle spalle del quale si stagliano le Madonie palermitane, è una struttura imponente e in cemento armato, molto moderna. L’istituto penitenziario è stato inaugurato nel 1995 e dal 2002 opera a pieno regime. Poco dopo le tredici il Frrokaj passeggia da solo (era sottoposto ad isolamento) nel cortile. Quando l'agente della polizia penitenziaria si allontana, l'ergastolano scavalca dapprima un muro altro circa tre metri e mezzo (probabilmente con l'aiuto di un lenzuolo annodato nascosto sotto i vestiti), poi si lancia dal tetto della zona di passeggio, supera un primo cancello, poi il muro di cinta alto sette metri, infine la cancellata alta circa 5 metri. Qui si è ferito leggermente e ha lasciato il lenzuolo. 
Secondo la ricostruzione del sindacato degli agenti di polizia penitenziaria, quel mattino mancava una sentinella (!!) sul muro di cinta.
Una volta dato l'allarme è subito partita una imponente quanto inutile caccia all'uomo, con numerose volanti, un elicottero e una squadra cinofila della Questura che ha fatto fiutare ai cani le lenzuola usate per la fuga.
il filmato dell'evasione su livesicilia.it


Dal carcere di via Burla (!!) a Parma, secondo la ricostruzione effettuata dal sindacato degli agenti di polizia penitenziaria i due albanesi avevano segato le sbarre della cella (pare con la lama di un taglia-unghie) e si erano calati con lenzuola per poi raggiungere l'esterno della casa circondariale. Erano scattati gli allarmi automatici e le telecamere del carcere hanno ripreso tutti i movimenti dei fuggitivi, però la sorvegliante di turno ha subito spento l'allarme, continuando a ignorare il sistema di videosorveglianza e a NON fare il suo dovere.

Grande Punto di Pioltello

I Carabinieri rischiano la vita per individuare, pedinare, inseguire e arrestare pericolosi criminali, poi succede che ...




1 commento:

  1. Una BURLA e una FARSA, per i pochi che finiscono in carcere basta un lenzuolo annodato per andarsene !

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