venerdì 30 dicembre 2016

bilancio provinciale del 2016

col. Canio G. La Gala

Milano, 30 dicembre 2016.  Stamattina durante il tradizionale incontro di fine anno il comandante provinciale dei carabinieri di Milano, colonnello Canio Giuseppe La Gala, ha fornito i dati del 2016 inerenti la criminalità.


"Il 70% dei reati sul territorio di Milano e provincia vengono perseguiti dai carabinieri: questo dato fa capire l'impegno a cui l'Arma fa fronte quotidianamente e per il quale recentemente è stata anche premiata, attraverso i suoi Comandanti di stazione, dal comune con il prestigioso Ambrogino d'Oro" ha affermato La Gala.
A testimoniare l'impegno dei carabinieri nell'attività di contrasto della criminalità, basta un dato su tutti: nel corso del 2016 sono 75.960 telefonate ricevute dalla centrale operativa dei carabinieri a Milano, chiamate che hanno generato oltre 30mila interventi. 

Nonostante la depenalizzazione di molti reati, "sono stati compiuti 5mila arresti, di cui 1.600 legati a reati per droga, e sequestrati 1.408 chilogrammi di cocaina. Abbiamo soccorso donne e bambini che hanno subito maltrattamenti con 183 arresti".

Gli omicidi, come evidenziano i dati, sono diminuiti e sul totale di 16 nel 2016, 12 sono stati perseguiti dai carabinieri, dieci dei quali risolti e 2 dove sono in corso ancora le indagini. Il colonnello, inoltre, ha voluto sottolineare che particolare attenzione è stata rivolta proprio alle violenze contro le donne con un'apposita task force formata da donne e alle truffe contro gli anziani, "reato particolarmente odioso, che quest'anno ha portato in carcere 26 persone", ha detto La Gala.

"Oltre alle attività di intelligence e di controllo del territorio - ha aggiunto La Gala - è molto importante anche aumentare la presenza visibile sulle strade, che è una delle attività che stiamo incrementando al massimo per dare un messaggio tranquillizzante alla gente in questo periodo".

Quanto ai giovani, il colonnello si è soffermato sul consumo di alcol. "Il problema va affrontato perchè sempre più spesso vediamo minori fuori dai locali sotto l'effetto di alcol. E' una piaga, io non voglio creare allarmismi - ha detto - ma voglio responsabilizzare i giovani e le famiglie. Purtroppo i ragazzi giocano a bere, al binge drinking, un gioco che alla lunga può essere letale".

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