martedì 22 marzo 2016

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Ancora in fuga il terzo uomo fotografato stamattina assieme ai due kamikaze nell'aeroporto Zaventem di Bruxelles. Potrebbe essere il 31enne Mohamed Abrini.

La polizia del Belgio, purtroppo, ha sottovalutato la minaccia terroristica. Già lo scorso 29 febbraio, le autorità della UE avevano ordinato alla polizia belga di migliorare drasticamente i controlli dei passaporti e di installare un database con in nomi dei cosiddetti "foreign fighters", cioé dei guerriglieri legati all' Isis.
Sia le identità che i loro precedenti criminali e jihadisti degli assalitori erano conosciuti dai servizi di sicurezza, già prima che avvenissero gli attacchi. I fratelli Khalid e Brahim El Bakraoui, i due uomini sospettati di essersi fatti saltare in aria durante l'attentato all'aeroporto, erano stati arrestati per crimini violenti - in Belgio - prima degli attacchi ma, curiosamente, entrambi erano stati rilasciati.
Nel 2010 Brahim El Bakraoui fu condannato per aver sparato con un fucile d'assalto kalashnikov contro la polizia, durante una rapina a mano armata e fu condannato a nove anni, ma stranamente solo sei anni dopo era libero e in condizioni di poter fare un attentato terroristico. Khalid fu condannato per un certo numero di furti d'auto nel 2011, ma fu messo solo in libertà vigilata e quindi anche lui era libero di commettere atti terroristici.

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Come accaduto nel novembre 2015, oggi lo stato d'allerta delle nostre forze dell'ordine è salito al livello 2.

vedi anche: problemi di integrazione 

2 commenti:

  1. Secondo la Protezione Civile non c'è alcuna allerta ...

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  2. anche in Belgio vengono scarcerati troppo presto

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