sabato 16 gennaio 2021

condannati gli albanesi basati nel quartiere Satellite


Alle ore 17 di ieri, venerdì 15 gennaio 2021, nella quarta sezione penale del tribunale di Milano si è finalmente conclusa con numerose condanne a carico di 26 imputati la vicenda della banda di criminali albanesi. Basati nel quartiere Satellite di Pioltello imperversavano con furti e rapine soprattutto nella nostra zona, spingendosi
tuttavia saltuariamente a compiere azioni criminose nelle province di Trento e La Spezia, in Umbria e in Toscana.
La banda era composta in gran parte da giovani nati in Albania il 1988 e il 1996, diversi di loro appartenenti alla famiglia Marku. Un capobanda, Gezim Marku, ricercato anche per l'omicidio dela Contessa Rusconi a Siena, era stato individuato e arrestato dal maresciallo De Tommaso a Cernusco S/N.

Le indagini era iniziate nell'aprile del 2015 da parte del maresciallo Aldo De Tommaso, il quale si era reso conto della pericolosità di questa banda che erano dediti prevalentemente a reati predatori quali furti (spesso mediante spaccate) e rapine, a volte compiute con efferatezza. La banda disponeva di notevoli mezzi economici e contava sull'appoggio di schiere di parenti domiciliati a Pioltello, Cassano d'Adda, Treviglio e Milano. Il maresciallo aveva battezzato questa operazione "Aquila" come riferimento al termine "shqiponja" molto caro agli albanesi.

I primi arresti di componenti della banda erano avvenuti in Via Cilea, nel quartiere Satellite, nel luglio 2015, come avevamo già riferito nel nostro articolo del 8/7/2015 :

    "12 arresti all'alba"

Nelle pause tra scorrerie, i componenti della banda praticavano ripetute estersioni ai danni dei negozianti extra-comunitari del quertiere Satellite, solitamente minacciandoli con coltelli e tirapugni, fino a provocare anche una protesta ufficiale da parte del Consulato del Pakistan di Milano. 

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la Audi R6 bianca che aveva speronato una gazzella dei CC

La banda collaborava anche con ladri di auto, sempre albanesi, che gravitavano attorno al bar Centrale di Via Bellini, come pure attorno a un esercizio commerciale di Via Volta a Cassano d'Adda e a un bar di Treviglio. Si avvalevano di autovetture di grossa cilindrata, in particolare di una Audi R6 bianca, cui cambiavano spesso la targa, con la quale avevano speronato una gazzella dei Carabinieri del NORM di Cassano d'Adda nel territorio di Cernusco S/N.
Un secondo speronamento era avvenuto ai danni di un'auto-pattuglia dei Carabinieri di Brescia, nel corso del quale erano rimasti feriti i cinque uomini a bordo, poi accompagnati da complici presso l'ospedale di Treviglio, dove avevano minacciato gli operatori sanitari: tre di loro erano stati arrestati mentre gli altri riuscirono a darsi alla fuga.

Alla fine giustizia è fatta. Negli ultimi anni nella zona di Pioltello sono state sradicate anche bande di egiziani e di calabresi, sempre con operazioni gestite dal mar. magg. Aldo De Tommaso, recentemente promosso al suo attuale incarico di comandante del nucleo comando Reparto Magistratura del Tribunale Milano.

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Per approfondire: 

 coltellate e omertà

  il quartiere-ghetto di Pioltello.

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