martedì 26 febbraio 2019

condannato l'omicida del Bar Sport

l'allora ten. Issenmann sulla scena del crimine
Lunedì 15 dicembre 2015 alle 22:50 tre uomini erano entrati nel Bar Sport di Via Mozart, nel quartiere Satellite. Tre volti sconosciuti agli avventori del bar, gestito da un albanese, tra cui c'erano i due albanesi Mrishaj Endri e Vladimir Pjetri, seduti a un tavolo a giocare a carte. 
Improvvisamente uno dei tre sconosciuti ha estratto una pistola e ha esploso almeno sette colpi in direzione del tavolo dei due albanesi. Vladimir rimane ferito a una gamba, il 26enne Mrishaj, ferito gravemente all'addome, morirà successivamente in ospedale.

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vedi il nostro articolo del 17 dicembre 2015 

Ci vorranno sei mesi di lavoro impegnativo da parte dei Carabinieri per individuare l'omicida, il georgiano Giorgi Egorov
Delle indagini sulla sparatoria si era occupato il Nucleo investigativo dei Carabinieri di Monza  guidato dal maggiore Giuliano Gerbo, con la collaborazione dell'allora tenente Marco Issenmann e del maresciallo Aldo De Tommaso. Responsabile dell'indagine era il sostituto procuratore Alessandra Cerreti della Dda di Milano.

Fin da subito gli investigatori avevano sospettato si trattasse di criminali georgiani già avezzi a sparare, però i volti ripresi dalle telecamere e descritti dai testimoni non erano noti alle forze dell'ordine.


Gli investigatori hanno scoperto che Giorgi Egorov - come pure il suo complice Mirza Tchintcharauili - erano membri di una banda ci criminali senza scrupoli, specializzati in furti e rapine in abitazioni, con i bersagli spesso individuati in seguito alle soffiate da parte badanti e colf. 

Giorgi Egorov, braccato dai Carabinieri, era stato rintracciato a Napoli nel rione Sanità dopo avere individuato il suo volto dalle telecamere di sorveglianza.
Dopo l'arresto, purtroppo, il gip del tribunale di Napoli lo ha rilasciato, ritenendo che ci fossero elementi in sufficienti a tenerlo in carcere.
Un mese più tardi la procura di Milano è riuscita a ottenere l'ordine di carcerazione ma Egorov era già fuggito all'estero. Verrà poi rintracciato in Ucraina ed estradato grazie alla collaborazione con la polizia di Kiev.

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Nell'immagine sotto, il momento in cui il georgiano spara all'interno del bar, ripreso da una telecamera sull'altro lato della strada: